Caterina la Santa dell'Oca

Seguendo le orme di Santa Caterina è possibile visitare i luoghi più significativi della Siena del Trecento. La Cattedrale e il Battistero, l’Oratorio di Santa Caterina della Notte al Santa Maria della Scala, la Basilica di San Domenico e il Santuario Casa di Santa Caterina. La cattedrale senese risulta, senza dubbio, il fulcro dal quale si diparte ogni ulteriore approfondimento per comprendere la straordinaria figura di Santa Caterina e il ruolo che essa ebbe nella storia della Chiesa e dell’Europa. Numerose sono le raffigurazioni di Santa Caterina all’interno del Duomo, come ad esempio la scultura marmorea di Antonio Raggi nella Cappella della Madonna del Voto, la grande statua di Giovanni di Stefano nei pennacchi della cupola, la tela di Pietro Dandini con lo Sposalizio mistico di Santa Caterina e l’affresco absidale di Ventura Salimbeni, dove la santa viene ritratta insieme ai maggiori santi e beati senesi.

Piazza Duomo, 1 Siena

Prezzo

€ 23,00
4 Ore

Gallery

Descrizione

Di grande rilevanza rimane comunque l’affresco di Bernardino di Betto detto il Pinturicchio all’interno della Libreria Piccolomini che ricorda la canonizzazione di Santa Caterina avvenuta nel 1461 ad opera di Enea Silvio Piccolomini, papa Pio II. Davanti al Duomo, l’antico Os... leggi di più

Di grande rilevanza rimane comunque l’affresco di Bernardino di Betto detto il Pinturicchio all’interno della Libreria Piccolomini che ricorda la canonizzazione di Santa Caterina avvenuta nel 1461 ad opera di Enea Silvio Piccolomini, papa Pio II. Davanti al Duomo, l’antico Ospedale di Santa Maria della Scala custodisce al suo interno l'Oratorio di Santa Caterina della Notte: un luogo suggestivo, in cui Caterina pregava e faceva penitenza insieme ai confratelli dell’antica compagnia di San Michele Arcangelo.Attraverso una scalinata che collega piazza Duomo a piazza San Giovanni raggiugiamo il Battistero, dove Caterina, come tutti i senesi del tempo, ricevette il battesimo. Lungo la scalinata, una piccola croce su uno dei gradini segna il punto in cui la santa cadde durante una tentazione del demonio. Percorrendo via del Costone, luogo in cui Caterina bambina ebbe la sua prima visione di Gesù in abiti pontificali, raggiungiamo la Basilica di San Domenico, imponente architettura gotica dove la santa visse momenti salienti della sua eccezionale esperienza mistica e dove è conservata la più importante delle sue reliquie, la sacra testa. Conclude il nostro viaggio la visita alla Casa di Caterina, divenuta nei secoli un vero e proprio Santuario, dove possiamo ammirare splendidi affreschi realizzati tra Cinquecento e Seicento che ripercorrono gli episodi salienti della vita della santa senese.

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La quota include

  • Ingresso garantito su prenotazione
  • Ingresso preferenziale senza code
  • Servizio assistenza
  • Credenziale del pellegrino con timbro ufficiale della Cattedrale di Siena

Caterina la Santa dell'Oca

Caterina Benincasa, conosciuta come Caterina da Siena, nacque nel 1347 dal tintore Jacopo Benincasa e Lapa di Puccio de’ Piacenti. Fu la ventiquattresima, gemella, di 25 fratelli e sorelle. La famiglia di Caterina viveva nella Contrada dell'Oca. Il suo carisma mistico si rivela fin dalla giovane età, quando a sei anni ebbe la sua prima visione di Cristo Pontefice accompagnato dagli apostoli Pietro e Paolo. Da quel momento decide di dedicare la sua vita a Dio, ma senza poche difficoltà, poiché i suoi genitori ostacolano questa sua vocazione cercando di maritarla. Nel 1363, dopo anni di preghiere e penitenze riceve l’abito domenicano del Terz’ordine (Mantellate, laiche). A vent’anni riceve l’anello delle mistiche nozze con Gesù, detta le prime lettere (non sapeva ancora scrivere e aveva appena imparato a leggere) e ha inizio la sua attività caritativa: poveri, malati, carcerati, veniva spesso ripagata con ingratitudine e calunnie. Nel 1370 avviene lo scambio di cuori tra Caterina e Gesù e l’anno successivo si aggiungono a Caterina i primi discepoli.
Nel 1939 (18 giugno) Caterina da Siena e San Francesco di Assisi furono proclamati principale patroni d'Italia da Papa Pio XII. Nel 1970 (4 Ottobre) Papa Paolo VI le conferì il titolo di Dottore della Chiesa. Il 1 Ottobre 1999, Papa Giovanni Paolo II proclamò Caterina compatrona d'Europa.

Come arrivare

In treno

Il treno impiega circa un'ora e mezza da Firenze a Siena e passa di frequente ogni giorno. Se arrivate da Pisa potrebbe essere necessario cambiare treno a Empoli. Il treno da Roma è un po' più scomodo e non così frequente: bisogna cambiare treno a Chiusi. La stazione ferroviaria di Siena si trova a circa 1,5 km dal centro storico della città. Il tragitto è praticamente tutto in salita.

In aereo

Se arrivate all'aeroporto di Firenze, si può prendere il bus navetta. C'è un autobus navetta ogni ora dall'Aeroporto di Firenze, oppure prendere un taxi per la Stazione Centrale di Firenze (Firenze Santa Maria Novella, Firenze SMN ).

In auto

Arrivare a Siena in auto ci si impiega circa due ore da Roma e 45 minuti da Firenze. Ricordate che il traffico auto è strettamente limitato all'interno delle mura della città a meno che non si disponga di una speciale autorizzazione rilasciata dal vostro hotel che vi consente di entrare per parcheggiare. Il parcheggio nei pressi delle mura della città è spesso colmo in ogni ordine di posto da locali e turisti.

Mappa

Punti di interesse

Canonizzazione di Santa Caterina, Duomo - Libreria Piccolomini (Bernardino di Betto detto il Pinturicchio)

Nella Libreria Piccolomini, sul fianco sinistro del Duomo, si possono ammirare i celebri affreschi del Pinturicchio raffiguranti la biografia dell’umanista Enea Silvio Piccolomini, papa Pio II.

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Tra le dieci scene interpretate dal pittore, nella nona, è raffigurata la Canonizzazione di santa Caterina. Pio II, nel 1461, nella Basilica di San Pietro, alla presenza dei cardinali e dei vescovi, procedette alla canonizzazione di Caterina Benincasa, ordinando di aggiungerla al catalogo delle sante vergini.

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Battistero

Caterina ricevette il sacramento del battesimo in questo luogo, com’era in uso per tutti i senesi a quel tempo. Nel Battistero è presente uno degli esempi più rappresentativi della pittura senese del Quattrocento.

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A partire dal primo Trecento, nell’arte senese si diffonde l’iconografia degli Articoli del Credo, sia ispirata al Simbolo Niceno, recitato durante la Messa, sia derivata dal Simbolo Apostolico, la professione di fede richiesta per l’ammissione al battesimo. A metà del Quattrocento, Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta, interpreta, con grande competenza teologica, il dettato del Credo Apostolico nella decorazione delle volte del Battistero senese. Fulcro del tempio il grande fonte battesimale quattrocentesco in mamo e bronzo, realizzato con la partecipazioni dei più importanti artisti del tempo quali Lorenzo Ghiberti e il grande maestro fiorentino Donatello che realizza la formella con il Banchetto di Erode. Lungo la scenografica scalinata che dal Duomo porta al Battistero su un gradino, è scolpita una piccola croce a ricordare il luogo dove, secondo la tradizione, Caterina, fu tentata dal diavolo.

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Oratorio Santa Caterina della Notte, Santa Maria della Scala

Questo suggestivo ambiente è collocato nel cuore del millenario Spedale di Santa Maria della Scala, uno dei più antichi enti ospedalieri d’Europa, dove Caterina si recava quotidianamente portando assistenza e conforto ai bisognosi.

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Lungo le pareti dell’oratorio si trovano gli stalli lignei in cui sedevano i confratelli durante le adunanze.Il soffitto a volte è caratterizzato da una decorazione a stucco di fine Seicento mentre alle pareti si trovano tele per lo più raffiguranti episodi della vita della santa. In questo locale, Caterina era solita recarsi a pregare dopo aver alleviato le sofferenze fisiche e spirituali dei poveri malati, concedendosi qualche momento di riposo all’interno della celletta che si apre sul fianco sinistro dell’oratorio. In ricordo di ciò, sulla nuda pietra all’interno della cella è presente una statua in terracotta policroma seicentesca che raffigura Santa Caterina dormiente.

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Cappella Santa Caterina, Basilica di San Domenico

Dopo la canonizzazione di Caterina, avvenuta il 29 giugno 1461 sotto il Pontefice Pio II, si decise di costruire questa cappella per conservare la preziosa reliquia della testa.

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Raimondo da Capua, confessore di Caterina, era riuscito a riportare a Siena da Roma dopo la sua morte, la testa della santa, dopo che papa Urbano VI aveva concesso l’autorizzazione a staccarla dal corpo. marmoreo scolpito nel 1466 da Giovanni di Stefano conserva la reliquia, protetta da una grata dorata e inserita in una moderna urna in argento e smalti a forma di tempietto gotico. Nel 1526 il Sodoma realizzò, ai lati dell’altare, due dei suoi più celebri capolavori, lo Svenimento mistico e l'Estasi della Santa, che testimoniano l’intensità della preghiera di Santa Caterina.

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Santuario Casa Santa Caterina

Caterina, per tutta la sua esistenza, visse nella sua casa natale, situata nel territorio di Fontebranda.

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La casa, alla quale si accede attraversando un grande portico detto dei Comuni, si articola in vari ambienti: la Chiesa del Crocifisso, la Cappella delle Confessioni, l’Oratorio della Cucina e l’Oratorio della Camera, posto al piano inferiore. Nei secoli, grazie all’attività dei confratelli, la casa è stata oggetto di numerose trasformazioni arricchendosi di straordinarie opere d’arte che ripercorrono ed esaltano la vita e l’operato della santa.Tra le opere più rappresentative va ricordato il crocifisso ligneo dal quale Santa Caterina ricevette le stimmate. L’evento miracoloso avvenne a Pisa, dove la Santa si era recata nel 1375 e nella Legenda Major, Raimondo da Capua, confessore di Caterina, narra che mentre era assorta in preghiera nella chiesa di Santa Cristina, Caterina vide scendere dal crocifisso davanti al quale era inginocchiata cinque raggi di colore rosso sanguigno diretti alle sue mani, ai piedi e al cuore. Le stimmate, che segnano il culmine del cammino spirituale e rappresenta l’identificazione di Caterina con Gesù Cristo, rimasero visibili solo alla Santa, finché, al momento della morte, si rivelarono a tutti miracolosamente. La croce lignea di scuola pisana, databile alla fine del Duecento, giunse a Siena nel 1565 grazie alla Confraternita dedicata alla Santa. Nel seicento, all’interno della casa di Caterina, fu costruita la Chiesa del Crocifisso e il crocifisso, il 21 maggio 1623, dopo una solenne processione attraverso i maggiori luoghi di culto della città, venne collocato al centro dell’altare maggiore, dopo possiamo ammirarlo ancora oggi.

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