Esistono viaggi che possono cambiare la visione della vita, rigenerare, regalare un nuovo e profondo contatto con sé stessi. Sono i viaggi spirituali, alla scoperta di luoghi che emanano un'atmosfera particolare e mistica dove ritrovare l'equilibrio tra spunti di riflessione ed emozioni autentiche.
La Cucina Antica
Si tratta di un ambiente trapezoidale, con volta a botte e capitelli, dove è ancora presente la cisterna per l'acqua e dove la maggior parte delle stoviglie in rame provengono da collezioni private in quanto gli originali furono rubati e ... more
La Cucina Antica
Si tratta di un ambiente trapezoidale, con volta a botte e capitelli, dove è ancora presente la cisterna per l'acqua e dove la maggior parte delle stoviglie in rame provengono da collezioni private in quanto gli originali furono rubati e adoperati per la macchina bellica. Ad eccezione di una piccola minoranza che presenta - ancora - delle cifre incise a conferma dell'appartenenza alle monache delle prime comunità. Il regime monastico alimentare poggiava sulla privazione: mangiare significava nutrire il corpo tanto quanto era necessario per affrontare la giornata, e non per appagare i desideri della gola. Si trattava di un segno tangibile di scelta di vita spirituale che motivava anche la negazione della carne che era lecito farla mangiare solo alle monache anziane e malate. Il pesce - invece - era molto utilizzato anche grazie alla vicinanza del fiume Fara. Uova e latticini erano consentiti, il pane era sempre presente insieme ad un'altra costante data da due zuppe quotidiane, una di legumi e una di ortaggi, che scandivano l'unico pasto giornaliero che avveniva nel primissimo pomeriggio.
Visite Guidate
È possibile effettuare visite guidate nel MONASTERO, avente sede in uno storico castello dell'alto medioevo, e al MUSEO DEL SILENZIO. Verrete condotti nei luoghi interni passando dalla cucina del 1400, dal vecchio refettorio, dal coro del 1600, alla stanza contenente 17 corpi di monache completamente incorrotti e rimasti tali dalla fine del 1700, alla biblioteca antica, sino a giungere al museo del silenzio che risulta essere decisamente innovativo nel linguaggio nonchè nella struttura. Al fascino del passato si aggiunge la testimonianza delle sorelle che ad oggi risiedono in monastero e che continuano a vivere la profondità, la bellezza del silenzio e della preghiera, e che si rendono disponibili a vivere un confronto con i partecipanti mediante l'esperienza della visita guidata da loro personalmente gestita.
Il Museo del Silenzio
Inaugurato nel 2004 risulta essere decisamente innovativo nel linguaggio e nella struttura poichè ruota attorno al silenzio costituente, sin dal 1673, il fulcro di questo luogo. Il visitatore è invitato ad entrare nel "recinto sacro", che il monastero stesso rappresenta, percorrendo un'esperienza percettiva e conoscitiva, intellettuale ed emozionale, dove la dicotomia tra buio e luce, silenzio e parola, rappresenta la chiave di accesso per leggere il mondo in senso fisico e metaforico. Il Museo contiene 21 teche al cui interno sono presenti oggetti di uso comune, molto semplici e poveri, che nel momento in cui vengono illuminati emanano tutta la potenza evocativa di una memoria storica che continua ancora dopo secoli ad essere specchio di meditazione rispetto a sette grandi tematiche caratterizzanti il quotidiano della prima comunità monastica: Preghiera, Silenzio, Disciplina, Cucito, Farmacia, Cucina, Lavoro
lessIn treno
Da Roma Tiburtina. Il Monastero delle Clarisse Eremite è facilmente raggiungibile con un treno dalla stazione di Roma Tiburtina fino alla fermata di Fara Sabina – Montelibretti. Partenza tutti i giorni ogni 30 minuti circa dalle 6:30 fino alle 22:00. In seguito alla stazione di Fara Sabina è previsto un servizio di navetta per arrivare al monastero. Da Fiumicino Linea Orte – Fiumicino con servizio metropolitano Fiumicino – stazione Fara Sabina – Montelibretti tutti i giorni ogni 30 minuti circa dalle 6:30 fino alle 22:00.
In auto
Dal Nord d’Italia, attraverso l’autostrada A1 “Firenze – Roma NORD” uscita “Fiano Romano – Rieti”, diramazione S.S.4 verso Rieti, bivio sulla Salaria per Passo Corese, provinciale Farense per 13 Km. – dal Sud d’Italia, attraverso l’autostrada A1 “Napoli – Roma NORD“ uscita “Fiano Romano – Rieti”, diramazione S.S.4 verso Rieti, bivio sulla Salaria per Passo Corese, provinciale Farense per 13 Km. – da Roma via Salaria, Via Salaria fino a Passo Corese, provinciale Farense per 13 km. – da Roma autostrada, Autostrada A1 “Roma – Firenze” uscita “Fiano Romano – Rieti”, diramazione S.S.4 verso Rieti, bivio sulla Salaria per Passo Corese, provinciale Farense per 13 Km.